​Quando incontro un leader, spesso mi rendo conto che cerca il mio aiuto senza sapere ancora bene cosa aspettarsi, probabilmente perché in molti casi non è ancora riuscito a mettere a fuoco qual è il motivo o qual è stato il momento in cui si è allontanato dal proprio sogno imprenditoriale e si è ritrovato imbrigliato in una situazione in cui sente che fa fatica a rilanciare il proprio percorso di crescita individuale e il progetto di espansione della sua azienda.

Spesso mi trovo davanti leader ancora fortemente oberati da una certa quota di lavoro operativo che non sono riusciti a delegare, o ancora a capo di alcune aree funzionali per le quali non ha trovato il manager adatto, oppure ancora frenato dal timore di non avere le idee chiare sulla direzione verso cui desidera condurre la propria azienda.

È a ogni imprenditore che si trova in una condizione del genere, oppure ancora è coinvolto in una situazione di crisi di mercato o in un processo di radicale trasformazione aziendale oppure ancora di passaggio generazionale, che propongo di iniziare un percorso di consulenza globale, che riguardi lui in prima persona e successivamente l’organizzazione della sua azienda e la qualità del suo capitale umano.

Il mio approccio: il prosperity coaching

Tanti parlano di coaching per dirigenti aziendali o di corsi motivazionali, io invece preferisco parlare di prosperity coaching.
Secondo questa teoria, il compito basilare di ogni leader dovrebbe essere quella di portare l’azienda verso una condizione di prosperità: affinché questo possa avvenire, però, è necessario che il leader stesso cambi il proprio approccio alla realtà e maturi la propria personale capacità di ragionare in termini di abbondanza: abbondanza di risorse da coltivare e di opportunità da cogliere.

Spesso per crisi attraversate in passato, delusioni subite o semplicemente per il timore di compiere un passo azzardato, tutti siamo portati a ragionare in termini di scarsità e a preferire obiettivi di breve termine e piccola portata.
Di fronte a situazioni del genere, bisogna riportare ogni leader nella condizione di poter credere ai propri sogni, accompagnandolo in un processo di crescita professionale e personale che gli permetta di capire i suoi obiettivi e fortificare la sua motivazione:
nessun corso motivazionale che agisca dall’esterno è utile se non si lavora per recuperare e sviluppare la capacità di ciascuno di automotivarsi, una capacità che non si esaurisce nel tempo in assenza di fattori esterni, perché è fondata sulla consapevolezza intima delle proprie competenze e delle proprie possibilità di mettere in campo tutte le azioni necessarie a raggiungere il risultato.

Ecco, un processo di prosperity coaching permette a ogni leader di liberarsi da quelle pressioni individuali e sociali (siano esse determinate dallo stress, dall’incompetenza o dalla disorganizzazione o persino dalla scarsa qualità delle sue relazioni personali) che gli impediscono di attuare un’evoluzione della propria mentalità imprenditoriale verso quella condizione di prosperità e lo pone di fronte al fatto che solo con una vision chiara sarà davvero possibile pianificare l’organizzazione di un’azienda capace di investire su persone giuste e relazioni proficue e di assicurare ai propri clienti un’esperienza finale globale tale da fare davvero la differenza.

Il punto di partenza: la filosofia aziendale

A rendere il mio modello di lavoro diverso rispetto a quello della comune business coaching, è la consapevolezza che l’unicità di un’azienda parta dal profondo, da un’etica e da una filosofia aziendale che si evolvono e consolidano negli anni. Infatti, una realtà creata senza avere chiara la propria filosofia e la propria etica rischia di evolversi (o fallire) sempre e solo come una realtà casuale.

Per definire la propria filosofia aziendale è necessario innanzitutto codificare i propri valori e mettere a fuoco la propria visione: questi saranno i parametri a partire dai quali confrontarsi con la realtà del proprio mercato e con cui misurare giorno dopo giorno, anno dopo anno, l’assunzione di ogni scelta e la definizione di ogni strategia che, se non definite in modo coerente ai valori e funzionale alla visione, rischiano di essere solo una serie di scommesse incerte o passi falsi e di intrappolare il leader e la sua azienda in una condizione legata al presente che finisce per diventare un destino futuro.
Definire gli aspetti filosofici è dunque un indispensabile passaggio propedeutico a definire quelli strategici e poi quelli analitici.

Condividere la filosofia aziendale con i propri collaboratori, infine, diventa indispensabile per creare quell’universo ideologico, quella cultura aziendale che serva davvero da guida e ispirazione per la crescita dell’azienda e delle singole persone, in un divenire programmatico orientato all’attuazione di un progetto comune.

I miei servizi di mentoring per leader ed executive

  • Prosperity Coaching
  • Consulenza e formazione per imprenditori ed executive
  • Sviluppo filosofia ed etica aziendali
  • Sviluppo politiche di condotta
  • Sviluppo abilità comunicative
  • Public speaking